All'interno del genere Capperis sono state inserite oltre 350 specie.
In Italia si distinguono due diverse specie di capperi, le quali danno origine a quegli squisiti boccioli sotto sale e ai loro frutti che generalmente vengono conservati sottaceto e consumati direttamente come snack.
I capperi contribuiscono ad identificare il carattere della nostra cucina mediterranea e sicuramente sono un ingrediente ricorrente nelle mie ricette, in quanto amo particolarmente utilizzarli per insaporire verdure e carni.
La specie Capparis spinosa, presente per lo più a sud e sulle isole ed in parte della costa tirrenica (Sicilia, Calabria, Puglia, Lazio, Toscana, Liguria), generalmente si trova vegetante a terra e presenta sui rami delle spine in prossimità dell'inserzione della foglia.
La specie Capparis inermis, si trova in tutte le Regioni d'Italia, ma quasi sempre insediata su scarpate rocciose, vecchi muri e rocche. Priva di spine.
Quest'ultima specie è proprio quella che potete osservare in questo scatto che ho fatto per i vicoli di Assisi, personalmente trovo molto affascinante l'idea di poter raccogliere questi doni della natura durante una piacevole passeggiata estiva, per poi poterli facilmente riutilizzare in tavola... ora vediamo come fare.
Una volta che ti sei divertito a raccogliere i boccioli del cappero, avendo cura di non recare danni alla pianta ed hai raggiunto la quantità desiderata, non ti resta che conservarli in un sacchetto, assicurandoti di non schiacciarli, fino al tuo rientro in cucina....
a questo punto dovrai eliminare eventuali sporcizie e sciacquarli sotto acqua corrente, per una prima pulizia ed eliminare l'eventuale polvere... successivamente dovrai tenerli a bagno per circa 15 minuti in un contenitore con acqua e bicarbonato...
trascorso il tempo necessario, andranno scolati con un passino, e lasciati asciugare qualche minuto su una qualsiasi carta assorbente...
ora non resta che mischiarli ad una generosa quantità di sale grosso e lasciarli maturare in un contenitore chiuso e riposto in frigorifero...
dopo circa 10 giorni, potrai già sentire il tipico profumo del cappero sotto sale... avranno perso parte della loro acqua che si sarà portata via con se anche quella nota amara tipica del cappero fresco, lasciando il posto a sensazioni che in contrasto con la forte sapidità, fanno avvertire la tendenza dolce del bocciolo tutta l'aromaticità di questo eccellente prodotto della natura. Potrà essere conservato così sotto sale in frigorifero, in attesa di essere utilizzato in qualche tua ricetta... Più facile di così?!
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