La degustazione, a prescindere da quale sia l'alimento in esame, vino, birra, formaggio, olio, ecc. non è altro che una valutazione OGGETTIVA di un dato alimento o di un piatto complesso, eseguita a livello sensoriale attraverso l'olfatto, il gusto, la vista, il tatto e talvolta anche all'udito (si pensi all' aspetto della "fragranza" di una pasta frolla che al taglio dovrebbe fare "toc" o al "tac"di una giusta tempera del cioccolato).
Per fare sì che la valutazione sia il più oggettiva possibile e possa dare risultati confrontabili tra loro, a prescindere dal alimento, dal degustatore e dal momento temporale, sarà indispensabile utilizzare parametri di valutazione stabiliti da regole e scale di valori da attribuire ai vari parametri.
Naturalmente anche in questo campo esistono più correnti di pensiero ed ognuno è libero di scegliere quella che riterrà più valida.
La pratica della degustazione quindi, è una esperienza che potrebbe essere eseguita da chiunque, l'importante è seguire un metodo, con le sue regole e parametri... con l'esperienza poi affineremo i sensi e riusciremo a percepire questo affascinante mondo in maniera sempre più acuta ed accurata.
Io personalmente per le mie degustazioni mi baso sul metodo dell' AIS (Associazione Italiana Sommelier)
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